Sarete sicuramente a conoscenza dell’incidente avvenuto in Thailandia alla squadra di ragazzini di calcio. Incidente che fortunatamente si è risolto con il salvataggio di tutta la squadra.
In questi ultimi giorni quotidiani, telegiornali e vari media, si sono interessati alla vicenda e ne hanno riportato costantemente gli sviluppi.
Alla narrazione mediatica, è ovviamente seguita la vicinanza e l’empatia della gente nei confronti di questa triste vicenda (naturalmente anche della sottoscritta).
Di tutto questo però c’è una cosa che mi fa davvero arrabbiare: la stucchevole ipocrisia della gente.
Molte di quelle persone che “tifavano” per quei ragazzi, sono le stesse incapaci di provare empatia, e che passano il loro tempo a vomitare le peggio cose sui migranti e sui barconi (dove ovviamente sono presenti anche minori e bambini) che dovrebbero essere affondati o nel migliore dei casi rispediti.
In un non nulla, tutta l’umanità e la vicinanza scompaiono in una nube di fumo. No, io questa ipocrisia non la sopporto. Non capisco come un paese costituito dalla maggioranza della popolazione di credo cattolico, che difende a spada tratta i sacrosanti valori del cristianesimo, possa in un colpo solo rifiutare le basi del loro credo, verso cui si sono mostrati difensori fino a qualche minuto prima.
Non sarà forse che i bambini che affogano nel mediterraneo sono meno bambini di quelli thailandesi?
Fortunatamente noi abbiamo Matteo Salvini, che si dimostra sempre alla sua altezza e non perde mai occasione per tacere.
Quindi si, preoccupiamoci, preghiamo, siamo tristi… a patto che non entrino in Italia.
Gloria.